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Osvaldo Cavandoli nacque il 1° Gennaio del 1920 a Maderno sul Garda, ma
ha sempre vissuto a Milano.
Osvaldo fu iscritto al ginnasio con scarsi risultati, per cui passò ad una scuola d'avviamento professionale e a 18 anni s'impiegò come disegnatore tecnico all'Alfa Romeo
di Arese, un'industria di automobili, e poi alla Cemsa di Saronno, che
produceva dapprima vagoni dei treni e successivamente, a causa della
guerra, armi belliche. L'esperienza gli fu tanto utile da permettergli di disegnare e progettare
le macchine da presa e le attrezzature cinematografiche utilizzate nelle
sue produzioni.
Nel frattempo cominciò a pubblicare vignette di satira politica.
Lesse poi un annuncio dei fratelli Pagot che cercavano disegnatori per un nuovo cartone animato. Si presentò, realizzò qualche schizzo e fu assunto: nacque il così suo amore per il cinema d'animazione. Iniziò a lavorare come intercalatore e partecipò alla realizzazione del
breve film Lalla, Piccola Lalla.... e
del lungometraggio I Fratelli
Dinamite, i primi cartoni animati a colori della storia del cinema italiano.
Con la chiusura dello Studio Pagot, nel 1950, Cavandoli fondò in proprio la Pubblifilm, che
però non sopravvisse alla concorrenza del settore. Si mise allora in società con
l'amico Ugo Moroni è aprì uno studio di produzione chiamato
Pupilandia, specializzato in pupazzi
animati. Insieme produssero una ventina di filmati per altrettante
pubblicità cinematografiche.
Nel 1956 la società si sciolse e Cavandoli cominciò a lavorare per vari studi realizzando i
finalini delle pubblicità del
Carosello in cui apparivano oggetti animati.
Nel 1965 ritornò a occuparsi di disegni animati, producendo e sceneggiando per
il
Carosello
gli spot della Mucca Carolina insieme a Pier Luigi De Mas e Giuseppe Laganà,
la Invernizzi, e quelli di I Cavalieri della Tavola Rotonda insieme a Marco
Biassoni, per la Gran Pavese.
Nel 1969, Cavandoli provò a proporre il suo nuovo personaggio,
La Linea, a varie agenzie pubblicitarie,
finché l'ingegner Emilio Lagostina, collezionista d'arte, intravide
grandi potenzialità in quel personaggio e lo prese come testimonial della
Lagostina.
Mentre continuava il successo di La
Linea, Cavandoli non si adagiò sugli allori e, nel 1972, mise mano a
Bill e Bull, un vecchio sceriffo del West e il suo cane, per gli
spot della Argo, ideati nel 1964 da Tino
Figoli. Nello stesso anno Cavandoli lavorò con Nedo Zanotti per gli spot della Bertolini dal titolo
Matrimoni, in cui oggetti e alimenti disparati volevano sposarsi tra loro. Ancora per
la Bertolini nel 1973 nacque il personaggio di Felice Siconservi, che sciorinava proverbi illustrandoli con grande
comicità.
Nel 1977, il
Carosello
chiuse i battenti e molti studi d'animazione ne seguirono la sorte.
Ma La
Linea era
popolarissimo e l'autore rimontò gli spot del
Carosello, ricavandone una
serie di cortometraggi da tre minuti, che riscosse grande successo in
molti paesi. Proprio in Italia, invece, la TV di stato chiuse le porte a una delle sue creature più
celebri: nell'immaginario collettivo il personaggio era immediatamente associato
alle pentole, per cui trasmetterlo significherebbe fare pubblicità
indiretta.
Cavandoli ne fu giustamente amareggiato, ma per fortuna continuò a mietere successi all'estero,
continuando a realizzare nuove serie di episodi, negli anni a venire.
Tra il 1983 e il 1985, Cava firma la regia per alcuni episodi del cartone
animato Pimpa di Altan, una serie incentrata su una cagnetta
bianca a pois rossi parlante, nelle sue avventure quotidiane.
Nel 1997, si assiste ad un breve rientro di Mr.Linea sulla RAI, travestita da
Pinocchio nella sigla dell'omonimo programma di Gad Lerner.
L'anno seguente, Cavandoli realizzò un disegno di ben 600 metri,
lungo le pareti dei corridoi degli uffici della sede principale della
Allianz, una compagnia di assicurazioni tedesca. Il terzo dei nove piani di questo
modernissimo palazzo nel centro di Berlino, infatti, è una lunga
avventura di La
Linea. Gli altri piani sono dedicati ad altrettanti
artisti di fama mondiale.
Nel 2006, Cavandoli è stato osannato come un eroe durante la cerimonia
di apertura al Festival del Cinema di Animazione di Annecy.
Cavandoli ha avuto una splendida carriera ed è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi umoristi e animatori del mondo.
Si spegne nel suo appartamento di Milano, la mattina del 3 marzo 2007. |