La copertina del libro omonimo
che contiene il DVD
|
Lalla, Piccola Lalla....
colore, 22'; Italia, 1946regia: Nino Pagot
collaboratori: Ferdinando Palermo, Franco Cagnoli, Toni
Pagot
animazione: Luciano Paganini, Osvaldo
Cavandoli, Osvaldo Piccardo, L. Bucciotti
scenografia: Ugo Heinze
musica: Giuseppe Piazzi
canzoni: Ferdinando Palermo
registrazione: Stabilimenti F.E.R.T., Torino
tecnico del suono: G. Canavero
produzione: Pagot Film, Milano
|
Lalla, Piccola Lalla.... è il primo mediometraggio animato italiano in technicolor, realizzato nel 1946 da Nino
Pagot, e fu presentato alla Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia dell'anno
successivo, dove vinse la medaglia di bronzo, con segnalazione della
giuria per meriti particolari.
Il film racconta la storia poetica e delicata di
Lalla, una bambina che non vuole fare i noiosissimi compiti di scuola. La mamma la rimprovera dicendole che chi non studia diventa piccolo come
il funghetto sottaceto che c'è nel vasetto di vetro sul davanzale.
Ma Lalla si addormenta sul libro e sogna di andare a prendere il vasetto
di vetro e di cadere con esso fuori dalla finestra. Finita in giardino,
Lalla si accorge di essere davvero diventata piccolina, proprio come le
diceva la mamma, e anche il funghetto Ubaldo la sgrida per come si è
comportata, ma poi sarà proprio lui ad accompagnarla per microscopiche
avventure in quel mondo minuscolo.
Qui partecipa ad una festa tra fiori, grilli e farfalle, ma all'improvviso
si ritrova coinvolta in una spaventosa tempesta. Spaventata, Lalla capisce
che se solo avesse continuato a studiare non si sarebbe mai messa in quel
pericolo.
Nel frattempo, la mamma trova Lalla addormentata sul suo libro e la
sveglia per accompagnarla a letto. Qui si mette a leggere una fiaba che
tiene nascosta tra le pagine di un libro di scuola e che mostra le
avventure di piccoli funghetti. E sogna. Il funghetto Ubaldo la
sgrida ancora, ma non l'abbandona e cerca aiuto presso tutti i suoi amici
funghi e gli altri insetti scampati alla tempesta. Arriva la mamma,
gigantesca a suo confronto, che cerca la sua bambina, ma non la sente per
quanto Lalla è piccola. Lalla piange disperata, ma Ubaldo la accompagna
dal farfallone poeta Papilio, che di notte vola verso le lambade, dentro
le lampade degli uomini. Papilio, infatti, riaccompagna Lalla a casa e le
insegna il modo per ritornare grande: leggere le parole del libro che
aveva davanti prima di addormentarsi. La parola che legge è funghetto e
Lalla capisce che l'incubo era dovuto al suo senso di colpa per non aver
fatto i compiti e finalmente può ora dormire tranquilla. Nel sonno, il
funghetto, ancora nel suo vasetto di vetro sul davanzale, le canta una
ninna nanna, rivelandosi essere il suo angelo custode.
Lalla, Piccola Lalla.... strizza
l'occhio ai primi cortometraggi animati americani come Merrie Melodies e
Looney Tunes, mantenendo quelle atmosfere che hanno reso celebri i film
della Disney, il tutto
condito da una dolcezza tipicamente italiana e da una tecnica
all'avanguardia per quegli anni.
La colonna sonora del film è ricca di intriganti atmosfere jazz scritte
da Giuseppe Piazzi.
Il film, restaurato dalla Fondazione Cineteca Italiana di
Milano, è stato allegato come DVD al
libro Lalla, piccola Lalla, pubblicato nel 2005 dalla Gallucci
Editore, che ne racconta la storia attraverso le tavole illustrate originali del film.
La copertina del libro mostra, in realtà, un'immagine realizzata per il
film d'animazione I
Fratelli Dinamite
(Pagot Film, 1949). |