Il Carosello fu il primo programma pubblicitario apparso in TV e fu il primo e più grande successo mediatico del nostro Paese. La RAI lo produsse non senza grosse difficoltà, confrontandosi con la Sipra e la Sacis, che rappresentavano i pubblicitari e i compratori di spazi pubblicitari.
A partire dal 3 Febbraio 1957, tutte le sere, dopo il telegiornale, dalle 20:50 alle 21:00, apparvero i  cortometraggi pubblicitari su tutti i televisori italiani. La formula era quella di quattro sketch di 2'15'' ciascuno, di cui solo 35'' (inclusa l'introduzione di circa 10'') potevano reclamizzare il prodotto. Ogni sera il Carosello ospitava filmati sempre diversi, che potevano essere replicati solo una volta.
Il Carosello aveva una propria sigla, girata da Luciano Emmer, con la musica di Raffaele Gervasio, che riprendeva la melodia napoletana I pagliacci. Dopo piccole varianti, nel 1963, la sigla venne sostituita dalle immagini delle piazze italiane. La TV era ancora in bianco e nero.
I filmati erano spesso umoristici, accompagnati da slogan accattivanti ed erano recitati anche da attori famosi. Spesso, però, venivano realizzati a cartoni animati.
Osvaldo Cavandoli
realizzò molte serie animate, tra cui le seguenti, che ebbero grande successo:
La mucca Carolina    
Prodotto dall’Adriatica Film (già realizzatrice di La piccola guerra, uno dei filmati di Pupilandia), per i formaggini Invernizzi. Cavandoli realizzò tre serie di episodi,  trasmessi nel 1965, come regista e animatore, insieme a Giuseppe Laganà e Pier Luigi De Mas.
La serie presenta le avventure della mucca operaia, impegnata a produrre ogni giorno litri di latte fresco, e, successivamente, dell'amico toro Annibale, che vive in campagna e che si dimostra imbranato e combina guai.
La mucca Carolina ebbe un buon riscontro tra i bambini di allora. Raccogliendo le etichette dei formaggini, si poteva vincere una delle diverse versioni gonfiabili della mucca Carolina grandi circa 40 cm. Queste avventure erano accompagnate da una divertente filastrocca: Io ho una mucca assai pregiata (ehhh oh!) e Carolina l'ho chiamata (ehhh oh!). Appeso al collo ha un campanon, produce latte a profusion, vale certo dei milion (tolon tolon, tolon tolon... ehhh oh!).
I Cavalieri della Tavola Rotonda

Otto serie di episodi trasmessi dal ’65 al ’75, di cui Cavandoli curò la regia, la sceneggiatura e le animazioni fino al '68. La serie era prodotta e ideata da Marco Biassoni, per pubblicizzare i famosi cracker della Gran Pavese.
Frasi come Mondo cane galeotto dov'è il prode Lancillotto?, oppure -Ma perchè siamo solo in otto? -Perchè manca Lancillotto!, o ancora E' arrivato Lancillotto e succede un quarantotto sono ancora ben presenti nei ricordi dei giovani di allora.
La Linea [vedi]
Nel 1968, Cavandoli realizzò le prime animazioni per pubblicizzare le pentole Lagostina, aventi come protagonista indiscusso Mr.Linea.
Bill e Bull
Nel 1972, Cava mise mano, ridisegnando con stile più moderno, i personaggi della famosa serie, iniziata nel ’64 da Tino Figoli e proseguite con successo fino al ’76.
Questi divertenti episodi, ideati per pubblicizzare climatizzatori e condizionatori Argo, erano d’ispirazione western. Bill è un vecchio sceriffo sempre accompagnato dal suo fedele cagnolino Bull e le loro avventure li vedono impegnati nel dare la caccia a rapinatori e criminali. Con l’arrivo di Cavandoli, Bill diventa professore, raccontando ai suoi alunni della scuola del West le situazioni del mondo western, con simpatiche scenette animate in cui Bill risolve ogni situazione con l’uso di un semplice dito, come per accendere o spegnere i prodotti pubblicizzati.
Matrimoni  
Sempre nel '72, Cavandoli animò questa serie diretta da Nedo Zanotti, per pubblicizzare un lievito per dolci.
In ogni puntata un nuovo improbabile matrimonio tra diverse verdure o frutti, ma tra tutte le possibili spose, la prescelta è sempre quella che fa i dolci con il lievito Bertolini.
Professor Felice Siconservi
La serie venne realizzata nel 1973, sempre per lo stesso prodotto, da Cavandoli, impegnato sia come regista sia come animatore, ancora insieme a Zanotti.
Protagonista il professor Siconservi, eclettico azzeccaproverbi, che in ogni episodio illustra i suoi proverbi con divertenti esempi animati, chiudendoli col famoso slogan Tutte le ciambelle riescono col buco, con il lievito Bertolini.
Minù e Pachi
Nel '76, Cava collaborò alla regia
delle tre serie d’episodi dal taglio infantile che avevano come protagonisti Minù e l' elefante Pachi, testimonial per un dessert della Galbani.
In questa serie i due personaggi si preoccupano di aiutare altri uomini e animali in pericolo.
Verso la fine del 1976, la RAI dovette far fronte al lento, ma incessabile, processo di modernizzazione che stava coinvolgendo l'intera società, nonché i suoi aspetti prettamente politici: l'1 gennaio 1977 venne trasmesso l'ultimo Carosello, per dare spazio all'attuale formula di pubblicità televisiva. Pochi mesi dopo, la RAI cominciò a trasmettere le proprie trasmissioni a colori.


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