La maggioranza delle persone non è disposta a spendere più di 10 - 15 euro per un CD...non comprende, o meglio, non si spiega come si possano spendere 100-150 euro per un normalissimo cd raro...figurarsi come possa comprende una spesa di 5k € (eppure ci son persone che spendono 2-3.000 euro all'anno in sigarette...

Cambia il numero e l'estremizzazione della situazione ma non cambia la sostanza.
E' solo una questione di desiderio alla fin fine (e disponibilità, ovviamente, solo volere non è potere

).
Questo è collezionismo alla fin fine, per molti, ma non per tutti.
Il TV3 ha retto bene il tempo, ribadendo gli ultimi mesi il suo enorme valore-rarità ma non c'è dubbio...Five 6 è decisamente più raro e mistico (lo ricordo su ebay solo 2 volte in circa 10/12anni, al tempo neppure si chiamava ebay...una volta regalato a una manciata di euro, poco dopo, invece, più saggiamente schizzato a cifre altissime, per il tempo, ridicole se pensiamo a quella di pochi giorni fa, ma si parla di 6-7 anni fa e al tempo pochi collezionisti erano disponibili a spendere 600 euro per un cd).
Non l'ho però MAI visto sigillato. Esisterà ancora un Fivelandia 6 CD sigillato disponibile per la vendita ???
Cifrone... ma se consideriamo il "collezionismo" siamo a cifre comprensibili per un pezzo tosto e che posseggono in Italia pochissime persone...in altri settori da "giovani" tipo videogiochi americani (mediamente Nintendo, primi anni 80) i pezzi ultrarari e in condizioni certificate (ovviamente parliamo di prodotti immacolati e sigillati) si arriva senza problemi a 25/30.000 dollari.
Ovviamente gli States hanno un benessere più diffuso, quanto meno in numero assoluto, per cui la percentuale di persone che possa spendere cifre enormi è naturalmente molto superiore rispetto all'Italia, ma non è solo un fattore di quantità...esiste da loro anche un sistema qualitativo, esistono enti che "certificano" valore e rarità dei pezzi da collezione, qui da noi non mi pare ci sia ancora un culto per la "qualità" nel collezionismo. O meglio, non c'è proprio alcun culto per la qualità.

Non mi dispiacerebbe veder in futuro un ente preposto alla certificazione della qualità (dello stato di conservazione ovviamente) di un prodotto. Per ora ci si accontenta di avere in collezione un pezzo insomma, perfetto o meno importa relativamente.
Bravo Five6!!!

un altro esempio di come le ristampe non intacchino minimamente il valore di una prima edizione.
See you next time...
fab