Magenta ha scritto:
Però Tarra, non sono del tutto d'accordo alla tua frase "se non c'è creazione non c'è arte" quando ti riferisci alla composizione, perché in quanto pianista classica per me la sublimazione è suonare un Mozart o un Debussy così come è stato scritto, e anche studiare l'interpretazione è arte... e sono molto molto tradizionale (se vado all'Opera non sopporto gli allestimenti moderni e futuristici)... ovviamente è una cosa del tutto diversa e c'entra poco col discorso, ma è per dire che ha sicuramente influito sul mio gusto per cui anche quando suono un pezzo di musica leggera o suono la batteria cerco di farlo simile all'originale, di seguire la volontà dell'autore (o del primo interprete).
E io ribadisco il mio punto di vista.
Lo studio, anche dell'interpretazione, certo, è comunque propedeutico alla creazione.
Quanti chitarristi hanno ad inizio carriera cercato di copiare lo stile di Hendrix, o di Page, o di Blackmore? Va benissimo, ma se diventi solo un clone di uno di questi grandi, rimani, appunto, solo un clone.
Non credo ci sia uno strumentista di alto livello, che sia violinista, pianista, batterista o chitarrista, che non metta un qualcosa per cui lo riconosci quando suona.
Tra l'altro il fatto di suonare un Mozart "così come è stato scritto" non ha già molto senso di suo, in quanto, per quello che mi risulta, non ci sono REGISTRAZIONI di Mozart che suona, per cui non lo sapremo MAI come l'avrebbe esattamente suonata la sua musica. Le partiture hanno indicazioni di tempo stile ed interpretazione, ma un certo margine è necessariamente lasciato all'esecuzione. E' solo con le tecniche moderne che è possibile riascoltare esattamente una particolare esecuzione.
Altro errore a mio avviso comune, è di considerare la musica "classica" come immutabile e scritta nella pietra. Questo avviene perché ORA consideriamo quel tipo di musica come "classica". Certo Mozart non si definiva un musicista "classico".

:D
Ormai la musica "classica" è una lingua morta come il latino, però ogni grande è stato un innovatore, che certamente ha avuto anche detrattori oltre che estimatori per quello che osava fare nelle sue opere.
Se non ci fosse la costante innovazione nell'arte, saremmo ancora a battere i bastoni sui tronchi, altro che musica classica o moderna.
E per finire il discorso sulla "volontà dell'autore" o del 2primo interprete" è un discorso che lascia tutto il tempo che trova. quando mai si è saputo con esattezza cosa voleva ESATTAMENTE il primo autore o il primo interprete?
E quante volte siamo convinti che la versione che conosciamo noi sia la prima e migliore quando in realtà scopriamo dopo che è solo quella a cui siamo abituati noi, ma alla fine non è nient'altro che una cover, ne più ne meno?

:D:D
Ho già visto abbastanza "director's cut" e sentito abbastanza "Let it Be: Naked" per cadere ancora in questa trappola.
