Ok... anche io dico la mia sulla questione.
Personalmente apprezzo sia le tribute band, sia chi reinterpreta brani fatti da altri, sempre a patto che siano ben eseguiti e incontrino i miei gusti in fatto di suoni e ritmi.
La mia esperienza mi ha portato ad ascoltare musicisti bravissimi dal punto di vista tecnico, capaci di riproporre fedelmente un brano, ma in modo assolutamente distaccato.
Dall'altra parte ho avuto modo di sentire gente ben più limitata sia come tecnica, che come suoni, in grado comunque di portare sul palco uno spettacolo gradevolissimo.
I miei mezzi tecnici come batterista sono alquanto limitati, ho provato a studiare per anni, senza raggiungere risultati eccelsi, vuoi x il poco tempo, vuoi la poca costanza in certi periodi, così è andata.
Credo però nei miei limiti di riuscire ad interpretare i pezzi di altri (non solo sigle) ottenendo buoni risultati.
Non avendo mai avuto l'occasione (fortuna, sfortuna?) di suonare esclusivamente x il vil denaro, ma xchè mi piace, penso di aver dato in ogni occasione tutto me stesso (nel bene e nel male...

) senza riparmiare sentimenti ed emozioni, cantando ogni pezzo e sentendolo dentro di me con gli altri componenti del gruppo con cui suonavo.
Qualcuno potrà sicuramente storcere il naso su alcune mie scelte, o criticare a volte la mancanza di tecnica, ma credo sempre che l'effetto finale sia buono e che il nostro pubblico (raramente composto da veri appassionati, se non in piccola parte, e non solo x le sigle...) abbia sempre apprezzato il nostro modo di fare musica.
Penso anche intuendo l'impegno che c'è per la preparazione di ogni pezzo.
Sono assolutamente d'accordo con chi sostiene che la tecnica è importantissima, ma se non s'accompagna alla passione risulterà sempre un po' fine a se stessa.
Un po' come la differenza tra scopare e fare l'amore.