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Lamù, una questione irrisolta...
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Pagina 361 di 376

Autore:  Culson [ sab 5 ott 2019, 13:43 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

ivan ha scritto:
Questo fatto che invece non è mai uscita al di fuori dell'Italia, anche se non è una prova al 100%, mi fa dedurre che Lamù sia nata a Roma e dintorni.

...se non il fatto che la Ricmon avesse qualcosa da nascondere.


Ivan ti confermo che "sigla" di LAMU' è stata registrata in un studio romano adesso chiuso da un bel pezzo, ma la sua natività in realtà è da attribuire a una band del nord. E la canzone non c'entra ASSOLUTAMENTE NULLA con il cartone visto che non era previsto per quell'uso.

Coloro che sono coinvolti nella creazione sanno tutto per filo e per segno, sanno della ricerca che è in corso, ma sanno anche non possono aiutare in qualsiasi modo a risolvere la cosa, visto che ci sono dei diritti che non sono in mano a loro da moltissimi anni.

L'unica cosa che posso dire a tutti è di lasciar perdere qualsiasi ricerca perché tanto la canzone completa non sarà mai pubblicata per via della questione diritti.


Se volete sapere come faccio a sapere della cosa vi dico solo che sono uno di quelli stronzi che in questi lunghi anni aveva cercato di risolvere la questione, dopo molta merda ingoiata e molta merda ricevuta addosso da molte di persone del forum aveva rinunciato nel continuare, ma quattro anni fa mi sono trovato davanti alla soluzione per puro caso. O forse è stato il karma a premiarmi.

Come detto la band in questione è sempre stata al corrente della questione, non hanno apprezzato certi comportamenti di alcune persone che stavano indagando e che si sono ritrovati sulla loro strada, ponendosi in modo molto arrogante senza voler capire quello che in realtà si celava dietro. Ragazzi il denaro non può comprare tutto, soprattutto se non si conoscono certi dettagli. E questa frecciatina è rivolta ad alcuni di voi.

La persona con la quale ho avuto il piacere di parlare è uno dei membri della band stessa, è una persona molto cordiale ed è stata disposta a spiegarmi per filo e per segno quello che è successo in merito alla questione della canzone, con la promessa che non avrei mai rivelato la loro identità. E questa è una cosa che non farò mai perché non voglio minare la loro privacy, dato che sono sicuro che se dico i nomi moltissime persone inizierebbero a cercarli per fargli domande o chiedere di pubblicare la canzone. Vi giuro che mi è bastata vedere la questione di Monica Venarucci. L'utente che si occupava della cosa chiese un piacere a gran voce ovvero di non disturbarla e che avrebbe fatto lui da tramite cercando informazioni, tutti quanti come scoprirono che lei era su Facebook fecero assolutamente il contrario non ascolto l'appello, andarono a minare la sua pace e la sommersero di messaggi giusto per cagare il cazzo. Il risultato è che Monica divenne diffidente con tutti, per fortuna da quello che mi disse l'utente il suo rapporto con Monica riuscì a non subire danni, e lei gli disse quello che aveva da dire. Da quello che so' loro due sono ancora in contatto.

Ragazzi ci sono persone che non hanno così tanto piacere nel ricordare il passato, perché non è detto che sia stato rose e fiori come il vostro, quindi a volte un muro di omertà è facile da trovare soprattutto se non si conoscono certi dettagli che ci sono dietro. Quindi prima di tampinare le persone fatevi qualche domanda, e se magari la loro risposta è vaga evitate di continuare perché il risultato poi è il contrario di quello che uno vorrebbe ottenere.

In questi quattro anni mi sono visto più volte con loro ed ho anche avuto il piacere di sentire tutto il brano completo, oltre ad altri che hanno composto, e la posso dirvi che la sua struttura è diversa da come in realtà la conosciamo.


Una cosa molto importante: evitate di farmi qualsiasi domanda o di mandarmi messaggi perché non risponderò a nessuno, quello che potevo e dovevo dire l'ho detto.


Buona giornata a tutti.

Autore:  Maestro Muten [ sab 5 ott 2019, 13:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Culson ha scritto:
Ivan ti confermo che "sigla" di LAMU' è stata registrata in un studio romano adesso chiuso da un bel pezzo, ma la sua natività in realtà è da attribuire a una band del nord.
In tal caso, a meno che non riceverò un parere contrario da qualcuno più esperto di me in questa faccenda, rimuoverò dalla mia lista di cantautori da contattare o contattati ma in attesa di risposta tutti coloro che non hanno partecipato a nessuna band negli anni in cui presumibilmente è stata incisa la sigla di Lamù ossia tra il 1980 e il 1983.

P.S.: Il fatto che una band sia del nord non implica che anche il suo paroliere o cantautore lo sia (potrebbe essere emigrato).

P.P.S.: Tra i cantanti rimossi ci sono anche i gettonatissimi Vincenzo Spampinato e Riccardo Fogli.

P.P.P.S.: Fino a ieri la mia ricerca era volta a trovare il cantante della sigla di Lamù e non l’autore ma da oggi le cose cambiano.

P.P.P.P.S.: Ho scoperto che la risposta di Vincenzo Spampinato mi era stata data da una pagina fake. L’ho spiegato meglio qui: viewtopic.php?f=1&t=365&p=427683#p427683.

EDIT: in assenza di pareri contrari, ho provveduto alla rimozione: viewtopic.php?p=428099#p428099.
Ora i cantautori rimasti sono pochissimi ma penso che, dal momento che in una band non è detto che sia la stessa persona a scrivere le canzoni e cantare, sia più intelligente contattare i parolieri italiani attivi tra il 1980 e il 1983 e che hanno partecipato ad una band.
Qui c’è una lista di tutti i parolieri italiani dalla quale, come fatto con i cantautori, ricaverò una lista ridotta e inizierò, nei limiti del possibile, a contattarli: https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria ... i_italiani.
So che potrebbe sembrare meglio contattare direttamente le band italiane ma sono tantissime: https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria ... i_italiani.

Autore:  Karuro [ sab 5 ott 2019, 18:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Cita:
Una cosa molto importante: evitate di farmi qualsiasi domanda o di mandarmi messaggi perché non risponderò a nessuno


"A Maurì, magna tranquillo!"

Autore:  ivan [ sab 5 ott 2019, 22:36 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Ringrazio Culson per questo vero e proprio colpo di scena. Da come scrive potrebbe anche non essere un fake. Mi dispiace della questione della "merda tirata", non capisco a cosa si riferisca ma non credo che stia parlando a vanvera.
Caro Culson, chiunque tu sia: salutaci tutti i membri della band e digli da parte mia (anzi, nostra) che hanno scritto una canzone stupenda e che la loro sofferenza, a questo punto, è anche la nostra. Siamo tutti vittime innocenti del Fato, a quanto pare. Il fatto che nulla sia trapelato in 37 anni mi fa capire che sia accaduto qualcosa di molto grave.
Meno male che con i diritti degli altri centinaia di brani che abbiamo salvato da "morte certa" siamo riusciti a far guadagnare qualche spicciolo a editori e autori coinvolti (i soldi non sono tutto, verissimo, ma non fanno mai schifo a nessuno); per non parlare della montagna di affetto che tutti gli altri artisti coinvolti nelle sigle hanno ricevuto, grazie a noi che siamo andati a "ripescarli" e a farli incontrare con i loro fan.
Mi spiace davvero che questi illustri "musicisti misteriosi" rimarranno, a questo punto, soli come cani e nessuno potrà dirgli quanto gli eravamo grati per una canzone così bella. Non capiranno mai cosa si stanno perdendo. Noi faremo a meno di 3 minuti di canzone, loro con la loro omertà hanno scelto di rinunciare a una tonnellata di affetto e stima, che poi sono le uniche cose davvero importanti per l'animo umano.
Non serve nessuna risposta Culson: quando leggi questo messaggio, fai un saluto e dai un "abbraccio virtuale" da parte nostra a questi "anziani del nord" (ormai avranno tutti una certa età, tra i 65 e i 75 anni direi). Anzi, niente abbracci, solo una pacca sulla spalla: direi che per uno sconosciuto sia fin troppo...
E ora, cari amici e appassionati, asciughiamoci le lacrime e avanti tutta: centinaia di altre sigle presto torneranno alla luce, più sfavillanti che mai, grazie al mostruoso impegno e alla dedizione mia e dei miei amici compagni di avventura! Da oltre otto anni recuperiamo per voi meritevoli sigle considerate perse per sempre, da master, a volte addirittura con tanto di base musicale, e le trattiamo meglio di quanto le trattassero i discografici dell'epoca.
W noi appassionati di sigle che, in questo mondo sempre più marcio, ci consoliamo ascoltando la bella musica di una volta!
Quanto alla povera Monica: spero che anche lei stia bene e mi spiace leggere che ha scambiato l'interesse di fan affezionati per "cagature di cazzo" come le definisci tu; certa gente - evidentemente - non è abituata a ricevere attenzioni e scambia interesse per fastidio; forse perché non se le merita in quanto nessuno gliele ha mai date? Nessuno di noi può leggere nel pensiero delle persone. Se alle nostre domande non riceviamo risposte, c'è poco da fare poi gli offesi. Domandare è lecito, rispondere è cortesia. Dove non ci sono risposte, non c'è cortesia. Il colpevole non è mai chi chiede, ma semmai chi non risponde.
Il Re è morto, Viva il Re!

Autore:  B-SNIPES [ dom 6 ott 2019, 0:44 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

personalmente credo che una "questione di diritti" non imponga ad un autore non di dichiararsi... cioè potrebbe benissimo non venire pubblicato alcunchè, ma addirittura neanche poter esprimere qualcosa in proposito (o dichiararsi autore/interprete) mi sempra eccessivo.
io non sono un fan sfegatato della "sigla di Lamù" (forse perchè da piccolo non ho mai seguito la serie?), ma certamente avrei avuto il piacere di avere un nome di riferimento, o la possibilità di un live (versioni live si possono ancora fare senza rompere le palle ai dirtitti, vero?) dagli autori originali... spero che la notizia sia fake, anche perchè non voglio credere che persone intelligenti si chiudano in una tale omertà quando ci sono tanti appassionati che aspettano anche solo la possibilità di poter dare un volto ad un piacevole ricordo... :)

Autore:  Karuro [ dom 6 ott 2019, 3:39 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Suvvia ragazzi, è l'ennesimo "so tutto ma non ve lo dico".
Non c'è un motivo al mondo di dargli credito: fosse anche vero quello che scrive (banda del nord, studio di Roma, può anche essere) è indistinguibile dal troll medio.

Autore:  Rookies [ dom 6 ott 2019, 7:00 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Io non penso che sia un troll, ma avrebbe fatto meglio a tacere.

Mister M.A. :twisted:

Autore:  ivan [ dom 6 ott 2019, 10:59 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Oddio non ditemi che ho perso tempo a rispondere a quell'individuo... Ci sono cascato. Sto invecchiando. Torno a sistemare gli ultimi master della Warner che suonano da Dio ma hanno i volumi da regolare un pelino meglio, così poi tutti i veri appassionati potranno godere del frutto delle nostre ricerche. Ancora una volta. :)

Autore:  Mister_k [ dom 6 ott 2019, 11:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Dalla dichiarazione, se è vera, se ne deduce che:
- se la band non ha i diritti, ce li ha uno che ha registrato quella canzone alla SIAE. Quindi se ha i diritti, perché non parla lui?
- la band è tra quelle già interpellate
- band e Monica si conoscono, quindi lei sa.

Autore:  ivan [ dom 6 ott 2019, 17:29 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Il cantante a mio parere potrebbe essere "Packy" Canzi. Anche se mi ha personalmente risposto - quando glielo chiesi - dicendo che "quella roba non è sua". Mi stupì molto una risposta così "secca" e dispregiativa nei confronti della sigla di Lamù; si trattò di un botta e riposta di parecchi anni fa via email, ma lo ricordo ancora perché non mi aspettavo una risposta così brusca da una persona come lui, che è sempre molto gentile e disponibile (fu squisito quando mi spiegò la storia della sigla di Pac-Man, ad esempio). Sembrava quasi che provasse un vecchio rancore nel sentire quella canzone... Per questo credo che il suo "non sono io" possa non corrispondere alla verità...
Da sempre ho la fissa che i cantanti possano essere o lui, o quelli di Superleo. Vado a orecchio e non ho dati "da detective" per appurare la mia tesi, sia chiaro. Mi baso solo sull'impasto sonoro di quelle 2 sigle e sulla vocalità del cantante. Magari sto prendendo un granchio, ma a oggi ne sono ancora convinto.

Autore:  Mister_k [ dom 6 ott 2019, 17:42 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Non è chiaro il discorso dei diritti: il gruppo non li ha, allora li ha qualcun altro. Costui, registrando il brano in SIAE è diventato il reale proprietario della canzone e non si spiega perché non la può usare, cantare, pubblicizzare, ecc... Ha no o i diritti? Sì. E allora?!?

Autore:  ivan [ dom 6 ott 2019, 17:45 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

infatti credo che la storia dei diritti sia solo una scusa (o che trattasi di una notizia fake in toto, già che ci siamo).
La base musicale che veniva trasmessa come sigla di coda era identica alla versione cantata della sigla di testa, la "struttura" del brano quindi è esattamente come la conosciamo noi. Effettivamente quel messaggio è stata una bella trollata :D

Autore:  archeologo [ dom 6 ott 2019, 18:05 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Lo ammetto, non pensavo - da ignorante - che dietro una canzone potesse celarsi un mistero tanto "ingombrante" e fastidioso (nel senso che ha creato e crea fastidi ad alcune persone). Attendibile o no che sia il post - non ho alcuno strumento per esprimermi e ovviamente non so chi sia il "sospetto" di cui taluni parlano - può ricordarci che a volte la ricerca può produrre eccessi di zelo di cui non si è consapevoli e che altri possono interpretare in altra maniera.
Chi scrive in questo momento ha alle spalle (e spero anche davanti agli occhi) una lunga carriera di cercatore, in ambito generalmente extramusicale ma a volte anche musicale (come soprattutto Diego ben sa). A volte sono stato fortunato, altre volte meno; la bravura viene sempre dopo la fortuna, perché si può essere attenti e scrupolosi finché si vuole, ma sono troppi gli elementi in mano altrui (a partire dalla sopravvivenza, dalla memoria e dalla disponibilità delle persone coinvolte) per sperare che l'abilità e la costanza bastino. Certo aiutano, ma a volte non bastano a evitare passi malfermi, quando non proprio falsi. A volte, anzi, sono proprio troppi "no" che inducono a farli, soprattutto quando quei "no" sembrano ingiusti o immotivati.
Quindi capisco il discorso del senominante Culson (nessuna offesa, chiunque ci sia dietro al nome: semplicemente non lo conosco): è vero, "ci sono persone che non hanno così tanto piacere nel ricordare il passato, perché non è detto che sia stato rose e fiori" e naturalmente è molto più facile che lo sappiano i diretti interessati che non coloro che fanno domande, domande che possono effettivamente creare fastidi soprattutto se sono poste in modo ritenuto "inadeguato".
Però capisco anche Ivan (che conosco da anni e, penso, bene): "Domandare è lecito, rispondere è cortesia. Dove non ci sono risposte, non c'è cortesia". E' vero, una domanda che si avvicini a vicende dolorose può provocare fastidi (lecito) e si può non avere voglia di rispondere (lecito). Però occorre domandarsi se sia meno dannoso alzare un muro o dare risposte evasive o svianti (che, anzi, possono fomentare ancora di più chi cerca, convincendolo che si stia cercando di prenderlo in giro) o dire, semplicemente, che la vicenda oggetto della domanda è dolorosa e sgradevole e non si desiderano altre seccature. La curiosità alla base rimarrà, e si rischierà forse qualche altro quesito di troppo, ma sarà più facile che chi ha fatto la domanda ringrazi e, con educazione, prenda altre strade, senza più disturbare da quelle parti. Di sicuro l'amarezza rimane (mi è successo tante volte, non fa piacere la sensazione di trovarsi in un vicolo cieco), ma magari altre strade si aprono all'improvviso. E se non si apre niente, si utilizzerà il proprio tempo altrove, cercando di farlo fruttare di più. Come Siglandia-Tv-Pedia fa da anni.

Autore:  rinelkind [ dom 6 ott 2019, 21:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Ragazzi, sono sorpreso che ci sia qualcuno di voi che crede alle stupidaggini scritte da un anonimo. Insomma, questi avrebbero cantato la sigla, ma per qualche motivo SEGRETISSIMO non vogliono rivelare nulla, eppure qualcuno (per caso) finisce proprio a trovare la risposta e allora uno di loro inizia a raccontargli per filo e per segno (lmao) tutti i dettagli più segreti, con la "promessa" (ma chi, al giorno d'oggi, si fiderebbe di qualcuno che non conosce, figurarsi se poi ci fosse dietro veramente chissà cosa... nessuno lo farebbe!) che "eh io non vado a raccontare nulla tranquillo". Ma ci manca giusto la marmotta che colleziona la cioccolata, credete anche a quello per caso?
Per non parlare dell'ennesima (ridicola pure questa) scusa dei diritti. Con tutto rispetto, ragazzi, ma parliamo di una sigla di cui non frega niente a nessuno, a parte noi pochi (perchè quanti credete che siamo veramente, alla fine? pochi, pochissimi). Non parliamo di scoprire la storia che c'è dietro la Gioconda di Leonardo. Nel mondo di oggi, con i numeri ed il denaro che gira oggi, i diritti di Lamù non valgono una beata fava. Che siano stati pagati o no, ad oggi certo non manderebbero in rovina nessuna persona o società, e chi parte pensando che sia quello il "motivo" parte già dicendo una balla, punto e basta. Ed i collegamenti tra Agrama ed il Silvione nazionale... oh ragà, ma dove vivete? Ma vi pare che con tutti i casini che hanno loro due, gliene fregherebbe qualcosa della sigla di Lamù? Con tutto quello che è venuto fuori (vero o no, non giudico politicamente), una sigla scritta magari in nero ed in modo illecito neanche sarebbe menzionata.

Leggo perfino di chi crede che dietro ci sia la... criminalità organizzata... che non si è mai saputo niente perchè sennò, magari, qualcuno potrebbe risalire a delitti o storie simili... basta serie tv eh? Quelle sono cose che avvengono nelle fiction.

La nostra mente ci porta a fare le conclusioni più assurde perchè sono affascinanti, la realtà quasi sempre è molto più semplice... nel caso di Lamù probabilmente sono stati fatti degli errori a monte, errori che poi nessun nel tempo ha pensato di correggere (erano gli anni del boom della tv commerciale, e chi se ne è occupato poi probabilmente si è dedicato ad altre trasmissioni ancora più convenienti dal punto di vista monetario), e rendetevi conto che la maggior parte della gente, anche se non ha niente da nascondere, non apprezza gli sconosciuti che ficcano il naso nel loro passato lavoro, quindi è possibilissimo che quei pochi che magari sanno qualcosa non vogliano aiutare semplicemente perchè la vedono come una seccatura di cui non gliene frega niente.

PS triste a dirlo, ma in generale al giorno d'oggi (ma anche 20 anni fa), di chi cantava le sigle dei vecchi cartoni, non gliene frega niente a nessuno. si salvava giusto la d'avena (e se qualcuno la conoscesse, forse lei si che potrebbe magari per curiosità chiedere a qualcuno di lamù, ma ovviamente servirebbe qualcuno che ha un certo rapporto con lei e non il primo sconosciuto) perchè avendo lavorato per fininvest ha finito ad avere una grande notorietà, ma i cantanti di sigle di cartoni anche ben più famosi di lamù sono finiti tutti nel dimenticatoio... troppi danno troppa importanza a lamù mentre la realtà è che, a parte pochi di noi, non gliene frega una beata mazza a nessuno.

Autore:  Karuro [ lun 7 ott 2019, 0:18 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

La penso esattamente come rinelkind.

A parte questo, riguardo la questione diritti:
1) i diritti non si possono "perdere", si possono al più cedere volontariamente, rimanendo comunque titolari della paternità, che è inalienabile;
2) la registrazione in SIAE è sostanzialmente un'attestazione ai fini della ripartizione dei proventi. Non dimostra nulla, non implica nulla, ha validità scarsissima in tribunale (testimonia che qualcuno si è curato prima di qualcun altro di intitolarsi un certo brano, ma non necesseriamente la paternità effettiva che rimane dibattibile), non conferisce nessuna esclusiva (lo stesso brano può essere registrato indefinitamente da chiunque) e in definitiva non è nemmeno obbligatorio (il brano rimane nel limbo dei non reclamati - e non è il caso della sigla). Nessuno rischia niente dicendo "il brano è mio ma non è registrato a mio nome" né "il brano non è mio ma l'ho registrato io", ci vuole una causa in tribunale che difficilmente per una sigla TV mai edita varrebbe le spese legali. Proprio nell'ambito di questa ricerca sono emerse più volte affermazioni di autori di sigle riguardo diritti non pagati proferite del tutto serenamente.
3) Ai fini di questa ricerca sarebbe stato interessante trovare il brano in SIAE, ma non è dirimente (potrebbe non esistere o potrebbe esistere con un titolo insignificante intestata a un signor nessuno). In breve, la questione dei diritti non può essere il movente della "congiura del silenzio" (più supposta che circostanziata, a dire il vero) al centro della Nostra questione irrisolta, in caso contrario avremmo trovato notizia di qualche diatriba legale da qualche parte.

Nel caso di Lamù qualche irregolarità sui diritti c'è stata molto probabilmente e sicuramente non ha aiutato, ma la storiellina del "non posso parlarne" è un insulto all'intelligenza di chi legge.

By the way... ma chi è M.A.?

Autore:  Rookies [ lun 7 ott 2019, 9:24 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

rinelkind ha scritto:
Con tutto rispetto, ragazzi, ma parliamo di una sigla di cui non frega niente a nessuno, a parte noi pochi (perchè quanti credete che siamo veramente, alla fine? pochi, pochissimi). Non parliamo di scoprire la storia che c'è dietro la Gioconda di Leonardo. Nel mondo di oggi, con i numeri ed il denaro che gira oggi, i diritti di Lamù non valgono una beata fava. Che siano stati pagati o no, ad oggi certo non manderebbero in rovina nessuna persona o società, e chi parte pensando che sia quello il "motivo" parte già dicendo una balla, punto e basta. Ed i collegamenti tra Agrama ed il Silvione nazionale... oh ragà, ma dove vivete? Ma vi pare che con tutti i casini che hanno loro due, gliene fregherebbe qualcosa della sigla di Lamù? Con tutto quello che è venuto fuori (vero o no, non giudico politicamente), una sigla scritta magari in nero ed in modo illecito neanche sarebbe menzionata.


Sono d'accordo con te, ma se non frega niente a nessuno perché non salta fuori? Se pure fossero state commesse delle irregolarità all'epoca, oggi dopo 40 anni non sarebbero già cadute in prescrizione?

rinelkind ha scritto:
Leggo perfino di chi crede che dietro ci sia la... criminalità organizzata... che non si è mai saputo niente perchè sennò, magari, qualcuno potrebbe risalire a delitti o storie simili... basta serie tv eh? Quelle sono cose che avvengono nelle fiction.


Si vabbè...

rinelkind ha scritto:
e rendetevi conto che la maggior parte della gente, anche se non ha niente da nascondere, non apprezza gli sconosciuti che ficcano il naso nel loro passato lavoro, quindi è possibilissimo che quei pochi che magari sanno qualcosa non vogliano aiutare semplicemente perchè la vedono come una seccatura di cui non gliene frega niente.


Questo è abbastanza inverosimile... Parliamo di gente che probabilmente non c'è più (in tutti i sensi), o è in pensione a giocare con i nipotini... E poi un addetto ai lavori (o ex-addetto) che non vuole rivelare una verità scomoda per la sua reputazione professionale ha tutti gli strumenti e le conoscenze per raccontare la verità senza compromettersi... Certo, a meno che non si segua la pista di omicidi e mafia :lol: ...

rinelkind ha scritto:
giusto la d'avena (e se qualcuno la conoscesse, forse lei si che potrebbe magari per curiosità chiedere a qualcuno di lamù, ma ovviamente servirebbe qualcuno che ha un certo rapporto con lei e non il primo sconosciuto) perchè avendo lavorato per fininvest ha finito ad avere una grande notorietà, ma i cantanti di sigle di cartoni anche ben più famosi di lamù sono finiti tutti nel dimenticatoio...


Dubito che la D'Avena all'epoca potesse avere contatti con chi si occupava di queste cose... Nel 1983 era una ragazzina che cantava la sua quinta o sesta sigletta e poi tornava a casa a fare i compiti... forse la Valeri Manera, nessuno ci ha mai pensato?

rinelkind ha scritto:
troppi danno troppa importanza a lamù mentre la realtà è che, a parte pochi di noi, non gliene frega una beata mazza a nessuno.


Ce ne siamo accorti dalla recente trasimissione Mediaset, interrotta senza alcuna spiegazione e senza rispetto per il telespettatore che seguiva la serie... :evil:

Autore:  rinelkind [ lun 7 ott 2019, 13:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Rookies ha scritto:
Sono d'accordo con te, ma se non frega niente a nessuno perché non salta fuori? Se pure fossero state commesse delle irregolarità all'epoca, oggi dopo 40 anni non sarebbero già cadute in prescrizione?


Perchè della sigla di Lamù non se ne parla ogni settimana nei tg nazionali... noi "appassionati" tendiamo a pensare che quello che interessa a noi sia anche quello che interessa ad altri, quando non è così. Siamo una nicchia, di una nicchia, di una nicchia ancora più piccola. E' possibilissimo che chi sapeva/sa qualcosa su come sono avvenuti i fatti, neanche sappia che c'è questa "ricerca" in corso (ripeto, non è una cosa che viene pubblicizzata, gli italiani neanche sanno le cose importanti, figurarsi questa). Così come ci può essere qualcuno che sa della ricerca ma non ha alcun interesse a fare un favore (la maggior parte delle persone, ripeto, non è tendenzialmente amichevole). Poi parliamo di un periodo in cui c'era proprio il boom del settore e giravano un sacco di soldi per tutto, chi si è occupato all'epoca della cosa poi probabilmente ne ha fatte altre anche più remunerative... quello che voglio dire è che la "fissa su Lamù" è una cosa che abbiamo noi, per loro probabilmente è stata una delle tante, e neanche tra le più importanti.

Cita:
Dubito che la D'Avena all'epoca potesse avere contatti con chi si occupava di queste cose... Nel 1983 era una ragazzina che cantava la sua quinta o sesta sigletta e poi tornava a casa a fare i compiti... forse la Valeri Manera, nessuno ci ha mai pensato?


La D'Avena nell'83 aveva 20 anni, non era proprio una bambina. :) Ho citato lei sia perchè è abbastanza abbordabile (nel senso che si può contattare senza troppe difficoltà), sia perchè è una sincera appassionata di cartoni ed è rimasta nel giro. A me è capitato un paio di volte di parlarci dal vivo quando è in giro, ed è anche molto amichevole. Lamù probabilmente ha ben presente che cartone era, e se c'è qualche "storia" sotto (non nel senso di delitti o beghe legali assurde, intendo appunto dimenticanze che hanno portato a non avere l'autore), potrebbe saperne qualcosa. Mi è sembrato strano che tra tutte le strade percorse (spesso assurde), sia stata ignorata questa. AVM l'ho pensata spesso ma temo che non sia altrettanto facile da contattare, e mi dà idea che sarebbe meno amichevole e quindi disposta a rispondere... ma se qualcuno avesse dei contatti certamente sarebbe una pista ottima.

Autore:  ivan [ lun 7 ott 2019, 15:42 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

AVM fa fatica a parlare delle cose sue (per fare un eufemismo), figuriamoci cosa può sapere o raccontare del lavoro altrui... Suvvia.
Culson aveva tempo da perdere ed è venuto qui a trollare... C'è chi non ha altri modi per divertirsi, evidentemente.

Autore:  Sir Jack [ ven 11 ott 2019, 11:43 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Intanto BubblegumTv su ZapZap afferma di aver confermato che il cantante di Ulisse31 fosse proprio Ciro Dammicco.

Secondo la teoria di NesrednA, Ulisse e Lamù sarebbero state cantate dalla stessa persona.

Autore:  Maestro Muten [ ven 11 ott 2019, 11:48 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Sir Jack ha scritto:
Intanto BubblegumTv su ZapZap afferma di aver confermato che il cantante di Ulisse31 fosse proprio Ciro Dammicco.

Secondo la teoria di NesrednA, Ulisse e Lamù sarebbero state cantate dalla stessa persona.
Tuttavia Ciro Dammicco ha affermato di non aver cantato la sigla di Lamù: https://www.facebook.com/IlMisteroDella ... permPage=1.

Karuro ha scritto:
Per quel che conta, stando a Wikipedia che riporta le fonti, Man-ga nasce esplicitamente sotto l'egida di Yamato Video. Il che non necessariamente esclude che si potesse trasmettere materiale anche di altri fornitori, dipende dagli accordi fra Yamato e Sky.
In ogni caso l'idea che quella su Italia 2 sia una trasmissione pirata non è concepibile nel 2019. I palinsesti delle reti grandi sono tenuti d'occhio costantemente da tutti gli stakeholder, ora come negli anni '80 (e Muten ha appena linkato la prova provata).

Evidentemente non si tratta di accordi di esclusiva.
Man-ga e Telecapri continuano a mandare in onda Lamù?
Ho contattato Man-Ga tramite email e mi hanno riferito che in realtà sono due aziende distinte e che Wikipedia sbaglia.
Immagine

Autore:  Geeno [ ven 1 nov 2019, 19:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Ciao anche qui. Come scritto nell'altro topic che ho aperto, seguo il forum e soprattutto queste pagine e mi sono iscritto per una mia sorta di "Santo Graal" delle sigle che ho cercato in questi anni, anche se ammetto di non avere avuto la perseveranza che avete mostrato voi :D . Una domanda forse un po' ingenua: così come è stato fatto per i cantanti attivi negli anni 80, si è provato a fare una sorta di "elenco" dei vari soggetti che hanno collaborato, a vario titolo, con quelli che sono considerati i principali indiziati (Ricmon, Film Associates etc) e chiedere loro qualche dettaglio utile, al fine di dare una sorta di "schema" come, appunto, per i cantanti? Ad esempio, Ivan nella pagina precedente parlava di contattare la "Cometa".

Autore:  Maestro Muten [ ven 1 nov 2019, 21:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Geeno ha scritto:
Ciao anche qui. Come scritto nell'altro topic che ho aperto, seguo il forum e soprattutto queste pagine e mi sono iscritto per una mia sorta di "Santo Graal" delle sigle che ho cercato in questi anni, anche se ammetto di non avere avuto la perseveranza che avete mostrato voi :D . Una domanda forse un po' ingenua: così come è stato fatto per i cantanti attivi negli anni 80, si è provato a fare una sorta di "elenco" dei vari soggetti che hanno collaborato, a vario titolo, con quelli che sono considerati i principali indiziati (Ricmon, Film Associates etc) e chiedere loro qualche dettaglio utile, al fine di dare una sorta di "schema" come, appunto, per i cantanti? Ad esempio, Ivan nella pagina precedente parlava di contattare la "Cometa".
Sono stati fatti questi elenchi: viewtopic.php?f=1&t=365&start=8700#p428099.

Autore:  Geeno [ sab 2 nov 2019, 18:17 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Uhm, leggo soprattutto (anche se non solo) cantanti. Come proponevo prima, IMHO si potrebbe estendere il discorso a tecnici, compositori di sigle, personale del settore dell'audiovisivo in genere che operavano al tempo o comunque che conoscono bene l'ambiente, cercando (senza essere troppo invasivi) di prendere ogni riferimento adatto a contestualizzare il tutto: la domanda, quindi, non dovrebbe essere un semplice "Sei/siete coinvolto/i" ma "Hai/avete qualche elemento utile". Cosa che, da quel che ho letto qui nel corso del tempo, credo sia stata già fatta ma mi pare sia rimasta circoscritta a singoli gruppi: dare uno schema preciso servirebbe anche a non sovrapporre i vari ambiti di indagine. Anche se sono consapevole che la mia è una proposta di chi non si è mai dedicato attivamente alla ricerca durante questi anni e che quindi conosce poco questo tipo di meccanismi.

Autore:  Ulell [ mer 6 nov 2019, 16:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Maestro Muten ha scritto:
Ulell ha scritto:
Ma parlando di Band del centro sud...ai collage nessuno ci ha pensato?

Li ho contattati tramite la loro pagina Facebook ufficiale ma hanno negato di essere coinvolti.
Immagine

Ulell ha scritto:
Aggiungo una versione solo voce della canzone, anche se si sente di cacchio almeno la sentiamo "Pura" o quasi

https://drive.google.com/open?id=1L_U2m ... sQWjxZSyGf

non so se sia mai stata caricata.

Mi pare di no ma l’hai ottenuta con dei software di audio editing?


Scusami se ti rispondo dopo tantissimi mesi, ma come dico sempre, la mia vita è parecchio complicata.

Si, ovviamente si.

Voglio farvi notare un paio di cose "musicali" oggi.

Il suono di Armonica è chiaramente proveniente non da un syth ma da un campionatore(ovvero una tastiera che riproduce campioni).
E qual'era il campionatore in voga in quegli anni? Il Farlight CMI.
In Italia c'è un vero maestro del suo utilizzo, ovvero Franco Serafini, che guarda caso in quegli
anni aveva lavorato con Vangelis a Londra ed era diventato "endorser" (cioè sponsor) del farlight.

Questo è un pezzo di Serafini cantato da Ramponi



Il giro di basso in realtà è stato creato da Serafini con il Farlight CMI, come potete vedere.

Inoltre, se sentite bene il pezzo "solo voce" che ho postato io, è chiaramente udibile che il coro
è la voce dello stesso cantante che sovraincide i controcanti.

Mi viene il dubbio, siamo sicuri si sia trattato di un gruppo?
Potevano essere stati benissimo dei turnisti che suonavano un pezzo creato da qualcuno, no?

Per chi non conoscesse il farlight, ci sono vari video in giro che mostrano come funzionava.

Nel frattempo ho trovato un video di un VST (strumento virtuale) che riproduce il famoso suono d'armonica del DX7 Yamaha, ed effettivamente è molto simile a quello della sigla



Anche la pista della base "registrata" in america e poi cantata in Italia non sarebbe totalmente da escludere. Il DX7 da noi è arrivato dopo l'uscita di lamù per i ben noti problemi sul MIDI esposti sopra.

Autore:  nodisco [ sab 23 nov 2019, 14:17 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Lamù, una questione irrisolta...

Onestamente io il Fairlight in quella canzone di Serafini non lo sento, quei suoni potrebbero essere stati fatti da molti altri sintetizzatori dell'epoca, sono piuttosto "semplici".
Non dimentichiamoci che il Fairlight aveva un prezzo folle, dell'ordine dei 100 milioni di lire dell'epoca, quindi in Italia ce n'erano davvero pochissimi: uno è stato suonato da Pietro Pellegrini della PFM nell'album "L'arca di Noè" di Battiato dell'82 e se non è il primissimo disco italiano con quel synth poco ci manca.
Personalmente mi sembra parecchio improbabile che la sigla di Lamù sia stata incisa in uno studio così importante da avere un Fairlight, e che questo poi sia stato utilizzato per riprodurre un suono banale come l'armonica che può essere fatto facilmente dalla DX7 (tastiera invece diffusissima).

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